Sergio Dalmasso storico del movimento operaio. QUADERNI CIPEC e Altri Scritti
  

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CUNEO: QUALCHE PASSO IN AVANTI, MA QUANTI PROBLEMI    Torna alle categorie

CUNEO: QUALCHE PASSO IN AVANTI, MA QUANTI PROBLEMI

CUNEO:  QUALCHE PASSO IN AVANTI, MA QUANTI PROBLEMI!

Cuneo 2008: una percentuale risibile alle elezioni politiche, un crollo nel tesseramento (meno della metà rispetto al 2005- 2006, cioè prima dell’esperienza governativa) difficoltà nei circoli, molti dei quali esistono solamente sulla carta.

Due scissioni (Partito comunista dei lavoratori, Sinistra critica) che hanno inciso soprattutto in alcune realtà, l’ultima (speriamo lo sia davvero)- quella di Vendola, Giordano- che non ha avuto alcun seguito, ma ha lasciato, attorno a noi, demoralizzazione, incertezza, sfiducia

Una situazione economica non facile per i debiti elettorali dell’Arcobaleno, che non dovrebbero ricadere solamente su di noi.

Dopo la mazzata elettorale, il congresso ha visto una buona discussione, ma scarsa partecipazione e la segreteria che ne è uscita (terza mozione, prima e “astensionisti”) ha impostato un lavoro che deve “ripartire da zero”.

Una festa provinciale, riuscita bene, a settembre, di tutta la sinistra, con la presenza del segretario nazionale, la raccolta di firme sul lodo Alfano, alcune iniziative pubbliche a Cuneo, Saluzzo, Savigliano, Mondovì (tutte riuscite tranne quella circa la legge sull’amianto).

Siamo stati presenti nel movimento di protesta contro i tagli alla scuola (la cosiddetta riforma Gelmini), tentando di proporre al grande movimento di studenti, famiglie, insegnanti ipotesi di continuità e di strutturazione, per evitare una dispersione che ci pare preoccupante.

Il tesseramento è partito bene in alcune realtà, meno in altre dove la nostra presenza è troppo debole e mai continuativa. Dobbiamo proporre in ogni centro incontri, anche informali, per rilanciare la necessità di organizzazione politica, soprattutto davanti alla crisi galoppante che massacra le condizioni di vita di settori sempre maggiori di popolazione, che aumenta le guerre tra poveri e l’odio verso gli/le immigrati/e.

A molti/e sfugge ancora, al di la del “mugugno”, che stiamo andando verso un “regime” con un forte consenso di massa, che i pericoli per la democrazia sono reali, che il senso comune spinge a destra lavoratori/trici, disoccupati/e, ceto medio con una velocità crescente.

Per le prossime settimane abbiamo iniziative sui temi complessivi e specifici, anche con gruppi, associazioni

Per le elezioni, manteniamo un positivo rapporto di discussione con le forze di sinistra e pensiamo di andare alle provinciali a liste comuni con il PdCI e altre forze comuniste, anticapitaliste e di movimento. Per le comunali, la situazione è più articolata, data la nostra debolezza organizzativa.

Partiamo da elementi di programma (moralità pubblica, beni comuni, lavoro, servizi sociali, ambiente) e dalla speranza che il periodo elettorale  serva a rilanciare la necessità di una presenza comunista, anticapitalista, ambientalista, unico strumento per ridare quella speranza che le scelte degli ultimi anni hanno cancellato.

Le alleanze saranno già state decise al momento dell’uscita di questo giornale. Sono in programma incontri con il PD (di centro- sinistra non si può parlare perché si è fatto le primarie al suo interno), con la lista civica, con Sinistra critica.

Ogni scelta è difficile e complessa e abbiamo bisogno del parere di tutti/e (anche dei/delle non iscritti/e).

Soprattutto, anche al di là della stretta elettorale che arriva per noi troppo presto, servono l’impegno critico e la capacità di chi ancora crede ad un lavoro comune, ad una discussione collettiva e senza verità ufficiali.

Sergio Dalmasso